Il pensiero crea

La fisica quantistica, studiando l’infinitamente piccolo, dimostra che ogni cosa visibile o invisibile è fatta di energia. Dato che l’energia si misura in frequenze vibrazionali, possiamo dedurre senza timore di smentita che tutto vibra.

Una delle più importanti leggi cosmiche è la legge della risonanza o dell’attrazione. Essa dice, in sintesi, che le vibrazioni simili si attraggono. Questa legge si applica per ogni cosa del creato.

Vediamo come agisce sul pensiero: un pensiero positivo attrae eventi positivi, cioè crea una realtà positiva; un pensiero negativo crea una realtà negativa.

Questa è una verità assoluta: SIAMO QUELLO CHE PENSIAMO. Gli scienziati, pochi anni fa, hanno scoperto che il pensiero crea e modifica i geni. Visto  che la scienza medica sostiene che un numero

rilevante  di malattie è di origine psicosomatica,  si  arriva alla logica

conclusione che una parte rilevante delle malattie è determinata dai pensieri negativi (conflitti). Allo stesso modo si rende evidente che quando una persona elimina i pensieri negativi (risolve i conflitti) i geni si modificano, creando l’auto guarigione.

Ecco una mia teoria: da millenni si sa che la vibrazione emessa dall’argento distrugge in pochi minuti tutti i tipi di virus, funghi e batteri (quasi tutte le malattie dipendono dalla loro proliferazione). Ebbene se si fanno vibrare i propri pensieri alla stessa frequenza emessa dall’argento si crea l’autoguarigione.

Per non creare vostri dubbi sul mio stato mentale, dopo questa affermazione, è meglio che citi dati che sono dimostrabili scientificamente.

I ricercatori della Standford University, negli USA, hanno verificato che ogni pensiero produce nel corpo umano una risposta biochimica. Accennavamo precedentemente che altri ricercatori hanno dimostrato che i pensieri positivi producono interleuchine e interferoni (gli agenti più potenti per rinforzare il sistema immunitario) ed i pensieri negativi producono adrenalina e cortisolo che invece indeboliscono il sistema immunitario.

Una ricerca effettuata in tutti i continenti civilizzati ha evidenziato che il lunedì è il giorno della settimana dove c’è la più alta percentuale di morti per infarto, e che di sabato si registrano meno decessi per malattie cardiache rispetto al resto della settimana. La differenza di mortalità è dovuta al fatto che di lunedì le persone pensano con negatività al fatto di dover iniziare la settimana di lavoro, mentre il sabato pensano con gioia al tempo che avranno per svagarsi durante il week end.

E’ sempre la scienza che ci dice che l’essere umano utilizza meno del 7% delle potenzialità del proprio cervello. Cosa succede se proviamo a non porre limiti al potere della nostra mente?

Più di centomila persone nel mondo hanno sperimentato la camminata sul fuoco senza ustionarsi. Per eseguire questa prova senza scottature essi hanno dovuto concentrarsi su un punto energetico del corpo, e da lì mandare con il pensiero l’energia alla pianta dei piedi.

Se una persona, mentre effettua la camminata sul fuoco, si distrae per un rumore improvviso e forte, si ustiona immediatamente.

La scienza ci dice che un corpo a contatto con il fuoco o esposto a temperature molto alte deve obbligatoriamente bruciarsi, perciò ritiene che chi cammina sul fuoco senza ustionarsi utilizza dei trucchi.

Mi dispiace per chi la pensa così, perché è in errore: anch’io ho eseguito con successo la camminata sul fuoco e posso assicurare, per esperienza diretta, che si utilizza esclusivamente il proprio pensiero.

Un’altra cosa non plausibile per la scienza è questa: una persona non può far diventare il proprio corpo rigido come una trave di acciaio in quanto i dischi situati nella colonna vertebrale lo impediscono. Sfatare questo limite che ci viene imposto dalla scienza è molto semplice per tutti, dato che la prova dura solo pochi minuti.

Vi racconto la mia esperienza personale: una sera la lezione di autostima che tenevo a casa mia era terminata prima del solito. I partecipanti accettarono di trattenersi a vedere una videocassetta dal titolo: “Impara a usare le straordinarie facoltà della tua mente. Non

occorre essere maghi per influenzare la materia attraverso il pensiero”.

Tutti siamo rimasti stupiti ad osservare una persona che sfruttava le proprie capacità mentali per far diventare, in soli tre minuti, il proprio corpo rigido. Poi alcune persone lo sollevavano da terra e lo posizionavano orizzontalmente su due poltrone distanti tra loro circa un metro e mezzo, con solo la testa e i talloni dei piedi che toccavano le poltrone. Il corpo, rimanendo rigido come una trave, smentiva le leggi della fisica.

Incuriositi, io e altre due persone abbiamo voluto tentare l’esperimento. Fatto lo stesso percorso di visualizzazione anche noi siamo diventati altrettanto rigidi:

Gli altri presenti ci hanno posizionati in orizzontale tra le poltrone, nello stesso modo fatto nel filmato, e qualcuno ci ha persino premuto con forza sulla pancia per farci cadere, senza riuscirci.

Quando si decide di terminare la visualizzazione il corpo ritorna normale

PUO’ LA MENTE SCONFIGGERE LA MORTE?

Leggendo la cronaca di una tragedia mineraria accaduta molti anni fa, dalle pubblicazioni dei giornali dell’epoca, sembra proprio di sì!

In Svizzera, in una miniera di carbone, un’esplosione di gas aveva provocato una grossa frana e una ventina di minatori erano rimasti intrappolati in una piccola galleria. Per uscirne vivi i minatori potevano solo sperare che le squadre di soccorso arrivassero nella galleria prima che l’ossigeno si fosse esaurito. Tra le persone intrappolate c’era un ingegnere minerario che riuscì a calcolare la quantità di ossigeno presente nella galleria e la quantità consumata ogni giorno da loro. In base ai suoi calcoli tutti sapevano che potevano sopravvivere solo per 5 giorni. Dato che l’ingegnere era l’unico a possedere un orologio per tranquillizzare gli altri diceva loro che era trascorsa un’ora ogni due reali. Quando dopo 8 giorni arrivarono i soccorsi solo una persona era nel frattempo deceduta: l’ingegnere! Solo egli sapeva di non aver ossigeno sufficiente per sopravvivere oltre i 5 giorni